Perché devi creare un Blog

Perché devi creare un blog

Non è mia abitudine dare ordini, ed infatti il “DEVI” lo devi (scusa il gioco di parole) prendere come un consiglio che ti sprona a ad effettuare questo passo. Ma in realtà ne devi essere convinto, devi volerlo veramente altrimenti ti conviene già da ora chiudere questa pagina. Creare un blog vorrà dire tenerti impegnato, davvero impegnato, per qualcosa che dovrai sentire tuo, non so se tu abbia già dei figli… ecco creare un blog è praticamente la stessa cosa di avere un figlio (capiamoci è solo un esempio, essere genitori è molto più complicato).  Se non sei disposto a rischiare, a metterti in gioco, a metterci la faccia non sei ancora pronto a creare il tuo blog. E quindi, mi dispiace dirlo, ma non aprire il tuo blog.

FERMATI SUBITO! Se davvero hai intenzione di chiudere questa pagina, o anche lo hai pensato, solo perché non ti senti pronto, o perché te lo sto dicendo io, ti posso dire solo una cosa, STAI SBAGLIANDO!

Impara che quando qualcuno ti dice di non fare una cosa, solo perché pensa che tu non possa riuscirci, non ascoltarlo, anzi devi sentirti come messo alla prova, come se quel qualcuno ti stesse sfidando,mettiti a pensare a tutte quelle cose che potresti fare per fargli cambiare idea, e dire io ce la farò. Quello che voglio dirti è che nessuno ti può dire cosa fare o cosa non fare. La vita è la tua, e dovrai essere solo che tu ad essere il regista di quello che sarà il tuo futuro.

Non voglio prolungarmi più di tanto, spero che tu abbia capito il significato delle mie parole.

Torniamo al reale motivo del perché ho scritto questo post…

Chiunque ha una passione, chi per il calcio, chi per il basket, chi per le moto, chi per la tecnologia, chi per la moda, chi per gli animali,chi per la musica. vabbè ci siamo capiti. La passione è qualcosa che coltivi fin da quando hai memoria. Se sei cresciuto guidando sempre le moto, non puoi svegliarti domani è dire: Oh! mi piace fare il cestista (giocatore di basket).

Ho detto ciò per farti capire che magari, proprio quella passione potrebbe diventare un opportunità di lavoro. E Come? Probabilmente ci sei anche arrivato da solo, se cosi non fosse tranquillo, però immagino che ti si stanno accendendo un milione di lampadine (idee). Può trasformare la tua passione in lavoro attraverso il blog.

Per esempio la passione più grande che io abbia mai avuto nella vita è la musica, ma non quella che ascoltano tutti, quella prettamente commerciale. Sin da piccolo avevo le idee chiare, mi piaceva quel tipo di musica con i suoni non comuni a tutti, quei suoni un po’ più particolari. In breve, mi ha sempre appassionato la House Underground (jackin house,deep house,Tech house). Cosi mi misi a fare il dj, poi mi misi a produrre musica, poi feci il passo di aprire un’etichetta discografica, ma sentivo che mancava ancora qualcosa. Ci sei arrivato? Era aprire un blog, dove scrivere dei miei ultimi brani, delle ultime uscite della label (etichetta discografica). Ecco solo dopo aver aperto il blog mi sentivo completo. Adesso quel blog non esiste più e non faccio più il dj e non produco più perché mi sono dedicato ad altro…

Ma perché ti ho fatto questa mia breve biografia???

Proprio per farti capire che se realmente hai una passione, la puoi trasformare in lavoro!

Adesso sono io a fare una domanda a te. Cosa c’è di più bello se non quello di rendere la propria passione in un qualcosa che ti porta profitti? Ti do anche la risposta, assolutamente nulla!

Magari arrivato a questo punto ti starai chiedendo, perché tutte queste parole senza arrivare al succo del perché ho scritto questo post. Proprio qui ti sbagli, proprio tutte queste parole che fin ora hai letto, magari non ora, ma in un futuro prossimo ti serviranno. Se io avessi avuto qualcuno che mi avesse detto fai cosi oppure oppure fai colì, proprio per come io sto facendo con te, avrei potuto risparmiare davvero tantissimo tempo. Ma purtroppo non c’è stato e io non voglio che gli altri possano commettere gli errori da me commessi. Ti svelo una cosa, proprio per questo ho voluto creare questo blog e mollare tutto il resto.

Un’altra cosa molto importante, alla gente interessa sapere chi sei o di cosa si parla sul tuo blog, infondo non ti conoscono e non c’è modo migliore di farsi conoscere per le proprie competenza attraverso il blog. Ed inoltre non pensare che la gente sia scema, riesce a capire se quelle parole scritte sono vere oppure sono state buttate li solo per attirare un po’ traffico. Quindi un’altro mio consiglio è quello di essere il più umano possibile.

Sai perché ho detto che anche io avrei voluto qualcuno che mi guidava? Ho aperto e chiuso decine di blog, solo perché capivo che in realtà non era ciò che più volevo fare, e in più sarò sincero non avrebbero portato i risultati sperati, ma tu oggi hai una marcia in più, hai la fortuna di conoscermi. E proprio per questo mi sento in dovere di spiegarti tutti i passaggi da fare per non fallire. Quindi non mollare, non arrenderti!

Mi sento in dovere di dirti che se ci sono riuscito io, tu potrai fare molto di più rispetto a me! Ti sto mettendo alla prova, quasi una sfida, ovviamente in amicizia. E’ ovvio, che in qualsiasi momento potrai contattarmi e magari farci una chiacchierata.

Perché dico che è come avere dei figli?

Il tuo blog dovrà essere una parte essenziale di un passaggio, altrettanto importante, che va dalla passione ad un futuro lavoro. Non può creare un blog, metterlo online e aspettare che arrivino i risultati. Il web è un oceano e dovrai essere tu bravo a fare in modo che quante più persone possano conoscerti.

Ma che centrano i figli?

Il tuo blog avrà bisogno di essere alimentato con dei contenuti, crescere con dei risultati che ti dovrai prefissare, custodito con le giuste tecniche, dovrai mandarlo avanti con tenacia e costanza, dovrai fare dei sacrifici. Tutto questo avviene proprio come quando hai dei figli. Ti ripeto che è solo per farti capire che il blog diventa parte di te. Magari tu potrai pensare che non centra proprio nulla con i figli, ma questo è il mio modo di vedere la cosa e cosi facendo i risultati arrivano.

Ho visto persone aprire blog, metterci due/tre cose e sperare che tutto avvenisse da solo, mi dispiace ma non è cosi. Devi essere determinato affinché i risultati si vedano.

Ma chiudiamo sto discorso dei figli… e arriviamo alle motivazioni del perché devi aprire un blog.

Ci sono almeno un milione di motivi per cui tu debba aprire un blog.

Si, hai capito bene almeno un milione, ma non starò qui ad elencarteli tutti, anche perché capisci da te, che finiresti di leggere questo post in un’altra vita. I motivi principali per aprire un blog sono:

• Farsi conoscere: il blog è la tua vetrina, ti stai mettendo in mostra, ci stai mettendo la faccia quindi fallo in maniera impeccabile. Non ti puoi permettere per nessun motivo di sbagliare, altrimenti la gente non si fiderà più e potrai dimenticare di andare avanti.

• Aiutare: Il tuo blog è come se fosse una mano tesa a chi ha bisogno. Ogni giorno sul web vengono effettuate miliardi di ricerche. Questo perché la gente ormai sa che sul web trova tutto ciò di cui ha bisogno. E tu devi essere pronto a farlo.

• Offrire contenuti: Questa è una parte a me cara in quanto, dico sempre a chi si rivolge a me che quello che andrai a scrivere sul blog, deve essere di valore. Per valore intendo che i post del tuo blog devono realmente andare a puntare a dare qualcosa che le persone non debbano trovare da nessun altra parte. O meglio, magari è già presente su qualche altro blog, ma tu devi avere quel qualcosa in più che farà scaturire una fiducia a chi ti sta leggendo. Potrebbero iniziare a pensare: Oh! questo è quello che tra i tanti mi spiega per bene le cose.

• Fai dei regali: Si sa, prima o poi, le persone vorranno di più da te, no gli basterà più quello che pubblichi sul tuo blog, ma vorranno quel qualcosa in più che farà si che continueranno a seguirti. Come per esempio un report in PDF, un ebook in regalo, una prova di un tuo servizio, e cosi via…

•Vendere: Se apri un blog è corretto anche che tu ci possa guadagnare… Non voglio dire che nessuno fa niente per niente, ma è anche corretto proporre qualcosa su cui sei davvero preparato. E credimi una volta che ti sei fatto conoscere, ovviamente in positivo, avrai aiutato gratuitamente, avrai offerto contenuti di valore, avrai anche fatto dei regali speciali, fidati che le persone saranno ben contente di riparti di tutto quello che hai fatto per loro. E’ come se nel loro cervello, una vocina gli dice acquista fin ora ti ha aiutato gratis è venuto il momento di ripagarlo. E avrai capito da te che se non hai peccato in nulla lo farà senza pensarci nemmeno due volte.

Scusa un milione di motivi e me ne dai solo cinque?

Mi sa che è corretto non continuare con i motivi del perché devi aprire un blog. Ti ho dato, forse, gli elementi più importanti sul come comportarti per aprire un blog. Concentrati su questi qui, sono quelli fondamentali.

Piccola parentesi…

Cosa mi ha spinto a creare il blog marcodasta.com

Le persone che mi conoscono hanno fiducia in me perché sanno cosa so fare, per questo mi sono state rivolte sempre delle domande tipo, Marco come si a fare questo?, come posso fare quello?, ma io posso fare questo?, è possibile fare questa cosa?.  Anche molte attività locali mi chiedevano: Marco, cosa devo fare per aprire un sito?, Come posso aumentare i like su Facebook?, Come faccio ad ottenere più clienti?, ecc…

E cosi mi sono detto: perché spiegare le cose a voce quando posso creare dei contenuti , di valore, che possano aiutare gli altri? Ecco il reale motivo del perché nasce marcodasta.com.

Cosi mi misi a lavorare su questo benedetto blog, ricordo che scrivevo tutte le domande che mi venivano poste, dopo di che iniziai a scrivere i passaggi da effettuare e glieli mandavo direttamente al diretto interessato. Tutto questo per una persona sola? Assolutamente si!

Se io gli avessi detto cosa fare a voce, stai tranquillo che lui appena arrivato a casa avrebbe dimenticato tutto e la sera stessa avrebbe chiamato dicendomi che aveva dimenticato tutto… Molti lo hanno fatto!

Poi facendo delle ricerche su google ho notato che quelle domande venivano poste anche da altre persone, e qui viene il bello, perché vedendo che molti ponevano la domanda “come aprire un blog”, a questo punto il post non era più diretto ad una singola persona, ma a tutti quelli che avrebbero fatto questa ricerca su google.

Adesso per mia fortuna non scrivo più i post, per singole persone ma ho attuato una strategia che mi permette di avere sempre contenuti nuovi sul mio blog. Ho creato un gruppo su Facebook dove le persone mi fanno le domande in base alle difficoltà che hanno, e questo mi porta sia a rispondere alle loro domande sia a rispondere alle domande di chi fa le ricerche sul più grande motore di ricerca al mondo, Google.

Aprire il blog marcodasta.com mi ha portato a farmi conoscere sempre da più persone, a diventare punto di riferimento per molti dei miei lettori. E cosa potrei chiedere di più? Un lucano, grazie! 🙂

Anche questo post nasce da una domanda… Si effettivamente è vero, parlando con un amico mi parlava della sua passione, e io come al solito gli dissi: Ma scusa perché non apri un blog?

Un po’ sbalordito mi rispose: Per quale motivo?

Ecco ti ho svelato il reale motivo per cui nasce questo post.

Anche in questo caso chi digiterà su Google ” perché creare un blog”, si spera che legga questo post. Ma qui si lavora in base alla SEO, e diciamo che ancora non è venuto il momento di parlare di questo argomento almeno per il momento.

 

Conclusioni finali…

E’ un piacere sapere che sei arrivato fino a questo punto, ciò vuol dire che le parole scritte sono state di tuo gradimento. Ti chiedo scusa, se ho raccontato anche un po la mia storia, ma sono sicuro che avrai apprezzato il gesto e che da oggi mi riterrai un Amico.

P.S Tutto quello che ti ho scritto qui vale anche se hai una tua attività, fai conoscere alle persone i servizi che offri, i tuoi prodotti, i vantaggi che hanno scegliendo la tua azienda.

P.P.S Adesso, però, tocca a te! Fammi sapere nei commenti cosa ti è piaciuto di questo post cosa non ti è piaciuto, cosa avresti voluto che ci fosse scritto (magari lo aggiungo). In pratica voglio darti la parola e sapere il tuo parere.

Il tuo Amico,

MARCO DASTA

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Come fare A/B test con Elementor

Come fare A/B test con Elementor

Se sei nel settore del Business online anche tu puoi aver visto come sempre più marketer si stanno spostando da Clickfunnels ad Elementor.

C’è un motivo preciso sul perché? Sinceramente non c’è una risposta.

Clickfunnels è davvero un tool di marketing completo, ma anche io ho notato come sempre più persone illustri del settore stanno spostano i loro funnel su Elementor. Forse per il costo?

Anche io li utilizzo entrambi e posso confermarti che la scelta varia in base alla necessità che uno ha.

In ogni caso, oggi voglio parlarti di come fare A/B test con Elementor o split test per i più precisi. Sono la stessa cosa chiamati in modi differenti.

Aspetta Marco, io non so cosa voglia dire ne a/b test ne split test.

Bene, ma non benissimo, provo a fartelo capire con qualche esempio 🙂

Fare a/b test o split test, chiamalo come vuoi, io da ora in poi lo chiamerò a/b test, è una delle pratiche più interessanti per il tuo business per capire molti dati che ti servono ad intuire come convertire più clienti possibili.

Ora mettiamo il caso che tu hai una landing page creata con Elementor, proprio come la mia qui nello screenshot e che i tuoi visitatori non convertono, ovvero non lasciano la mail (in questo caso).

Tu cosa devi fare? Devi capire cosa è la causa del fatto che il visitatore della tua pagina non ha lasciato la mail o non ha fatto una determinata azione.

Guarda con attenzione questo screenshot

Questa è la landing page del mio blog, come vedi è molto semplice, e contiene:

  • Il titolo – Come trovare nuovi clienti online…
  • Il sottotitolo – …scopri il metodo che ti permette….
  • Una mia foto – non faccio commenti su questo! 😀
  • Una descrizione di cosa ho fatto negli ultimi anni
  • Un pulsante – Richiedi la tua consulenza….

Ora cosa potrebbe essere il fatto che un visitatore del mio blog non mi ha lasciato la mail?

Le cause possibili sono infinite, ma diciamo che in media le problematiche più diffuse sono:

  • Titolo – header
  • Sotto titolo – sub header
  • Colore del pulsante

Ecco che qui entra in gioco l’ A/b test con Elementor.

Ovvero cambiare una determinata parte della landing page come ad esempio il colore del pulsante in verde o direttamente il titolo e magari vedrai aumentare il numero delle conversioni.

Ricorda che ogni singolo visitatore della tua landing page è differente e quindi risponderà in modo diverso.

Quindi l’a/b test per riassumere è la strategia che ti permette, partendo da una pagina di controllo (pagina A), capire e cambiare parti di una pagina, o una pagina stessa, e migliorarla fino ad ottenere il numero maggiore di conversioni. (pagina b)

E anche nella pagina B puoi fare a/b test con Elementor per vedere quale pulsante converte meglio.

Ti faccio vedere uno screenshot per farti capire meglio.

Marco, anche io utilizzo Elementor, ma come posso fare?

Ci arriviamo passo passo.

Elementor purtroppo non ha questa funzione integrata, ad oggi, ma oggi ti sto per rivelare Come fare A/B test con Elementor.

Scarica il plugin A/B test per Elementor

Quello che ti serve per fare A/B test con Elementor è un plugin, lo trovi cliccando il link

—> scarica il plugin

Ora clicca il pulsante per poterlo scaricare e installalo sul tuo wordpress. E’ molto semplice da installare. Finita l’installazione vedrai una nuova icona nella tua sidebar di back-end.

Ottimo, ora che hai installato il plugin a/b test per elementor, dobbiamo iniziare ad usarlo giusto?

Quindi mettiti bello che comodo che stai per far aumentare le conversioni della tua landing page 🙂

Importante: nella versione gratuita hai fino a 5 A/B test, nella versione premium da 49 dollari annui hai illimitati A/B test. Sono meno di 4€ al mese, quindi ti consiglio di prendere la versione premium.

Come funziona A/B test per Elementor?

Ti ricordo che puoi fare a/b test per diverse pagine, per diversi titoli, per diversi pulsanti… ci siamo capiti puoi split test su ciò che vuoi e che pensi possa aumentare le conversioni della tua landing page.

Mettiamo il caso che il nostro a/b test sia rivolto alla modifica di una specifica sezione della tua landing page – in questo caso above the fold – ecco gli step da fare.

Ti numerato gli step cosi sai come muoverti meglio.

1 – Quindi selezioni la sezione da modificare nella tua landing page e che sarà la pagina di controllo del tuo a/b test.

2 – Selezioni su avanzato e subito dopo clicca su split test dove andrai a dare il nome a cosa stai facendo il tuo test.

3 – Nell’immagine vedi che il nome è appunto above the fold perché io sto testando la parte superiore della landing page, ovvero ciò che le persone vedono nel momento in cui visitano il mio blog.

In questo passaggio dovrai impostare anche come avviene la conversione, quindi per esempio una pagina di ringraziamento (thank you page).

Qui scatta la conversione e tu sai che le persone che vedono questa sezione convertono di meno o contrariamente di più.

4 – Dovrai impostare sia la variazione del tuo a/b test, come per esempio variazione 1.

Io ho messo variante 2, perché questa è la variante della pagina principale che sto testando.

Questa qui sotto è la variante 1.

Come puoi ben notare è pressapoco la stessa pagina ma con delle variazioni come

  • Pulsanti – ne ho inseriti due
  • Colore di sfondo – tutto blu scuro
  • Sotto titolo modificato

Marco, ma come faccio a vedere le statistiche del mio a/b test elemento e capire cosa converte meglio?

Hai ragione, ti mostro subito come e dove vedere le tue statistiche e come capire cosa converte meglio.

Ti basta tornare sulla tua dashboard, andare su split test e selezionare il tuo A/B test che hai appena creato.

Come vedi hai possibilità di:

  • Vedere le statistiche
  • Modificare il tuo split test
  • oppure cancellarlo

Sono sicuro che dal momento in cui ci prendi un pò la mano, sarà sempre più semplice.

Conclusioni

Spero davvero di essere stato il più preciso possibile e di averti aiutato nel creare il tuo primo A/B test con elementor.

Fammi sapere anche nei commenti se hai visto le tue conversioni aumentare o se in generale hai visto dei miglioramenti nel tuo split test.

Stavo pensando di creare un video a riguardo sul come creare a/b test con elementor, fammi sapere nei commenti se ti potrà essere utile.

PS: ti consiglio di usare Elementor pro

link al plugin da scaricare —> scarica il plugin

YouTube Marketing – Connettiti e cresci con altri utenti YouTube

YouTube Marketing – Connettiti e cresci con altri utenti YouTube

La maggior parte degli YouTubers trovano difficolta ad ottenere delle collaborazioni, un po’ per timidezza, un po’ perché non vogliono ricevere un no e anche perché molti dopo che vedono i primi 4 spicci iniziano a snobbarti. Ma a tutto esiste un rimedio. Infatti, ci sono molti convegni, community ed interi siti web che promuovono questi tipi di collaborazione. La collaborazione tra YouTubers permette a due (o a volte più di due) nel far crescere le visualizzazioni, gli iscritti o i commenti. E’ davvero una buona strategia questa, se entrambi nei vostri video parlate di qualcosa di simile uno all’altro. Ovvio che è possibile farlo anche con qualche altro che si occupa di un qualcosa totalmente diverso dal tuo, ma è consigliato fare questo tipo di collaborazione con qualcuno perfettamente in target con i tuoi argomenti.

Ricorda di indicare le tue intenzioni fin dall’inizio. Essendo collaboratori, avete bisogno di stabilire obiettivi, rispettare scadenze e completare le attività necessarie. Se avete deciso che la vostra collaborazione sarà di fare al di fuori della vostra sede, la miglior cosa è quella di vedersi a metà strada. Inoltre non farti “sfruttare”, se avete deciso di collaborare c’è un motivo no? Quindi dividete i compiti e vedrai che non avrai problemi ad ottenere un nuovo collaboratore in futuro. Si anche su YouTube esiste una sorta di feedback, dove si può chiedere maggiori informazioni su una determinata persona e come svolge il suo lavoro durante la collaborazione.

Vediamo cosa devi fare per cercare nuove collaborazioni con YouTubers e poter crescere insieme:

Collaborazione video

Per esempio potresti creare un video, e ovvio che lo deve fare anche il tuo partner, dove alla fine del tuo video “linki” il video del tuo collaboratore. Oppure condividere sui tuoi social il video del tuo partner, e lui farà lo stesso. Ciò porterà ad entrambi un grandissimo beneficio in termini di crescita sia di visualizzazioni sia di iscritti al proprio canale.

Apparizioni a sorpresa

Quella delle apparizioni a sorpresa, non dei fantasmi :-), nella maggior parte dei casi è quella che suscita maggiore interesse. Mi spiego meglio, nei tuoi video potresti collaborare con un altro youtubers che magari potresti far apparire a metà video.

E come suscita interesse?

Semplice, nel titolo del tuo video potresti scrivere chi prenderà parte al tuo video. Per esempio il tuo titolo potrà essere: Come creare un blog ed ottenere rendite passive, vediamo come fare con Marco D’Asta. Mi sono fatto un po’ di pubblicità, scusa :-).

E il tuo partner andrà a condividere sui proprio social network il video in questione. Non c’è manco bisogno di dirlo, che tu poi potresti ricambiare il favore apparendo in un suo video e condividendo quel video.

Ciò farà si, che entrambi i vostri canali abbiano incrementi vertiginosi di visualizzazioni e iscritti. E’ come essere due cantanti che si fanno i Featuring (feat.).

Ospite dei video 

Questa è una buona strategia quando si è impossibilitati a vedersi e mettersi insieme per creare un video in collaborazione. Infatti, utilizzando Google Hangouts è possibile creare delle ospitate video, ma credimi non è la stessa cosa. Però è pur sempre un modo per collaborare.

Una strategia che pochi utilizzano ma che è molto efficace, è quella di caricare nel canale del tuo collaboratore un video che hai realizzato ma che ancora non è stato pubblicato inerente ad un argomento comune tra le parti. In parole semplici, tu carichi un video del tuo collaboratore e lui farà lo stesso con un tuo video, ma ricorda non deve essere mai stato pubblicato altrimenti non ha senso usare questa strategia.

E’ un po’ come tra i blogger, quante volte magari ti è capitato di leggere su un blog qualcosa scritto da un’altro? Magari fino ad ora non ci hai fatto caso. Questa è la strategia del guest post, e serve per farsi conoscere al pubblico del tuo partner. Ti ripeto è una strategia molto efficace.

Ecco prendi in seria considerazione questa strategia e ti porterà a farti conoscere da un maggior numero di persone.

Qual’è la differenza tra apparire ed essere ospite in un video? Sono sicuro che lo hai capito, se cosi non fosse scrivilo nei commenti e ti aiuterò a capirlo meglio.

In conclusione, se hai capito il grande potenziale di questa strategia ma non hai ancora avviato nessun contatto, potresti provare a connetterti con uno youtubers utilizzando l’email, il sito se ne ha uno oppure molto più semplice contattarli sui social. E’ chiaro penso che non devi andare a cercare il top della tua categoria perché o ti snobba o ti chiederà dei soldi, ma scegli quelli che hanno circa il tuo stesso numero di visualizzazioni o di iscritti al canale.

Il funnel ovens style è già il passato

Sembra ieri e invece sono passati circa 4 anni da quando dicevo che il funnel di ovens non doveva per nessuna ragione essere COPIATO. 

Eppure come “pecore” i guru-cosi lo hanno replicato e venduto ai proprio studenti, come fosse il santo gral del marketing.

A qualcuno è andato bene, ma ad altri è andata davvero male…

Sprecando somme di denaro, che non sono più riuscite a recuperare. 

Questo lo dico sempre ai miei clienti, se io faccio una cosa non è detto che al 100% funzioni per te.

Magari per te va meglio un VSL oppure PLF o ancora una session call!

 

PS: qui sotto troverai dei link IMPORTANTI che ti possono aiutare nel tuo Business!

Come i Chatbot Possono Aiutarti a Fissare Appuntamenti e Prenotazioni con Persone Pronte all’Acquisto

Nell’era digitale, i chatbot stanno diventando uno strumento sempre più efficace per le imprese che cercano di generare appuntamenti e prenotazioni qualificate con potenziali acquirenti. I

In questo articolo, esploreremo il potenziale dei chatbot nell’aiutarti a ottenere contatti di qualità e ad aumentare le tue vendite. Preparati a scoprire come questa innovativa tecnologia può semplificare e migliorare il processo di acquisizione clienti.

 

  1. Automatizzazione e personalizzazione: I chatbot offrono un modo efficace per automatizzare le interazioni con i potenziali clienti, consentendo di risparmiare tempo prezioso. Puoi programmare il tuo chatbot per avviare conversazioni personalizzate, rispondendo alle domande dei visitatori del sito web e guidandoli attraverso il processo di prenotazione o fissaggio di un appuntamento. Grazie alla loro natura interattiva, i chatbot possono raccogliere informazioni importanti sui potenziali clienti e creare un profilo personalizzato per offrire un servizio su misura.

  2. Qualificazione dei potenziali clienti: I chatbot possono svolgere un ruolo fondamentale nella qualificazione dei potenziali clienti. Attraverso una serie di domande mirate, è possibile identificare gli interessi, i bisogni e le preferenze degli utenti. In questo modo, puoi concentrare i tuoi sforzi di marketing sul target corretto e fornire offerte personalizzate che soddisfino le loro esigenze. Grazie alla qualificazione dei potenziali clienti, potrai evitare di sprecare tempo ed energie su lead che non sono realmente interessati ai tuoi prodotti o servizi.

  3. Pianificazione e gestione degli appuntamenti: I chatbot possono semplificare notevolmente il processo di pianificazione e gestione degli appuntamenti. I visitatori del tuo sito web possono prenotare appuntamenti direttamente attraverso il chatbot, che visualizzerà disponibilità e orari in tempo reale. Inoltre, i chatbot possono inviare promemoria automatizzati agli utenti per confermare gli appuntamenti e ridurre il numero di disdette dell’ultimo minuto. La gestione degli appuntamenti diventa più efficiente e organizzata grazie all’automazione offerta dai chatbot.

  4. Fidelizzazione dei clienti: I chatbot possono svolgere un ruolo importante nella fidelizzazione dei clienti. Dopo l’acquisto, puoi utilizzare il chatbot per inviare messaggi di follow-up personalizzati, offrire supporto post-vendita e raccogliere feedback. Questo tipo di interazione continua con i clienti può aiutarti a costruire relazioni solide e durature, favorendo la fiducia e la fedeltà dei clienti nel lungo termine.

  5. Ottimizzazione delle campagne di marketing: L’utilizzo dei chatbot ti consente di raccogliere dati preziosi sui comportamenti e le preferenze dei potenziali clienti. Puoi analizzare queste informazioni per ottimizzare le tue campagne di marketing, identificando i canali più efficaci, i messaggi che generano più interesse e gli argomenti che suscitano maggiore coinvolgimento. Questa analisi dei dati ti permetterà di prendere decisioni informate per migliorare costantemente le tue strategie di acquisizione clienti.

Conclusione:
I chatbot sono diventati un alleato prezioso per le imprese che desiderano ottenere appuntamenti e prenotazioni qualificate con potenziali acquirenti. L’automatizzazione, la qualificazione dei potenziali clienti, la gestione degli appuntamenti, la fidelizzazione dei clienti e l’ottimizzazione delle campagne di marketing sono solo alcune delle potenzialità offerte da questa tecnologia.

Sfruttando i chatbot in modo intelligente, puoi migliorare notevolmente l’efficacia delle tue attività di vendita e raggiungere un pubblico pronto all’acquisto.

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